A tutti quelli che devono affrontare l’esame in questione , spero vi possa dare una leggera infarinatura e togliere qualche ansia da prestazione o insicurezza che erano le stesse cose che provavo io la sera prima dell’esame , alla ricerca di qualche articolo , magari anche non scientifico ma esperienzale.
19 Ottobre 2022 – CAMBIO DI VITA
Il buongiorno si vede dal mattino, così si dice , il 19 Ottobre 2022 , è il giorno che mi ha cambiato la vita da 3 mesi a questa parte.
Sono riuscito finalmente a farmi prescrivere con URGENZA una visita specialista per Colonscopia come mi ha suggerito lo specialista gastroenterologo , ringrazio il mio medico di Base per questo.
La colonscopia è una cosa che mi ha sempre spaventato ne ho sempre sentito parlare , o comunque guardi in giro sull’internet qualche video , ti leggi come devi prepararti ecc…
FASE PREPARATORIA
Bene, per farla il giorno prima , serve :
- Non mangiare o bere durante le 6 ore di digiuno che avvengono dalla visita
- Prendere una sorta di lassativo da circa 1.5 litri diluito con acqua che ha la funzione di pulirti l’interno dell’intestino per farti fare la visita
Destinazione ospedale di Borgomanero , sono accompagnato da mio padre convinto di svolgere un normale esame di routine.
Alla fine io l’ho presa molto serenamente un po’ di digiuno ,un po’ di emozione nel provare una cosa che ti sale nell’orifizio e si ritorna a mangiare a casa.
E se non fosse cosi ? Se la vita di volesse far giocare sulle attese e sulle improvvisazioni ?
Inizio a pensare con ansia e mi ritornano in mente le volte che cercavo i sintomi su MyPersonal Trainer la sera prima.
Si poi vai sui siti Mypersonal trainer e hai 400 malattie e magari muori anche nella notte di natale.
Andavo a letto con la speranza di svegliarmi il giorno dopo.
A parte gli scherzi, un ragazzo di 25 anni non può essere sempre costipato oppure defecare feci e sangue all’occasione, avere crampi per ogni cosa che mangia , iniziavo a convincervi che avessi qualcosa di grosso.
Entro in ospedale da solo, preso dall’agitazione , per tranquillizzarmi , mi dico:
<<Matteo è una normale visita di controllo , una semplice visita di controllo>> ,
- Salgo al primo piano dell’ospedale
- suono un campanello
- compilo un foglio per le reazioni allergiche ai vari sedativi che mi somministreranno
- mi chiamano per nome e mi mandano in una stanza con un lettino per cambiarmi
- rimango solo con calze e maglietta
Ora…c’è da dire che la sedazione , nel mio caso , non ha fatto effetto.
Perché avendo un tumore che ostruisce parte del colon, è inevitabile che appena passa un corpo tubiforme, questo possa toccare , spostare o addirittura perforare cose al suo interno.
Un dolore lancinante e fastidioso , la pancia che si gonfia , le infermiere che la comprimevano, io che mi muovevo agitato , pensavo fosse durata almeno 30 minuti la visita.
Il dottore finalmente porta fuori la sonda, non lo vedo sereno e con passo lento mi si siede affianco , mi si avvicina e mi dice chiaro e tondo :<<“hai un tumore , per la tua età sei una mosca bianca“>>.
Non ho più sentito o visto nulla, ero stanco e affranto.
Volevo solo ritornare al camerino stare sdraiato e aspettare che mio padre arrivasse la notizia, per condividere e non lasciare questo peso solo a me in quel preciso momento.
Poco dopo il referto indica che la Colonscopia è durata cinque minuti e che il tratto del colon retto è malato di 5 cm sopra allo sfintere e che dovranno asportare in fase chirurgica 14 cm.
In questi momenti capisci che sentire il parere di più Dottori ti aiuta…
Perché farsi prendere dalla agitazione e dalle parole di un chirurgo sul momento sono un colpo sulle “palle”.
- la frase che continuai a pesare da quel giorno fu : <<“Dato che siamo molto vicini allo sfintere c’è la possibilità che si debba asportare pure quello è che dovremmo pensare di usare il sacchetto a vita”>>.
Fa male , sul subito reagisci in modo poco lucido.
Mio padre era veramente preoccupato, disperato , mi spiace averlo visto così quel giorno.
Usciamo dall’ospedale affranti , ovviamente avviso tutti , ragazza , mamma , colleghi di lavoro amici , piangevo al telefono.
Ero sotto shock , andiamo poi verso l’auto per finire questa giornata con il rientro a casa .
Da qui , inizierà la mia presa di posizione verso questa Malattia perché sapevo che ci sarebbe stato da cambiare l’atteggiamento: essere duro , speranzoso e cazzutto.
Mi sono detto da quel giorno 19 OTTOBRE 2022 , indipendentemente dalla gravità della malattia ,voglio , combatterla.
Lascia un commento